La chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo di culto cattolico della città di Milano, situato in Piazza del Carmine, fra via di Brera e il Castello Sforzesco. Attualmente la chiesa è sede della parrocchia territoriale di Santa Maria del Carmine e della parrocchia personale di lingua inglese di San Carlo (San Carlo Parish). Nel 1268, i Padri Carmelitani si stabilirono nei pressi del Castello Sforzesco, ove, a partire dal XIV secolo, iniziarono a costruire il loro convento e l'annessa chiesa, che fu distrutta da un incendio nel 1330. La nuova chiesa, però, non ebbe maggior fortuna: cadde in un rovinoso abbandono quando, verso la fine del secolo, i frati si trasferirono in un altro convento. L'attuale chiesa, invece, fu costruita a partire dal 1339-1400; il nuovo progetto fu affidato a fra Bernardo da Venezia ed i lavori, terminati nel 1446, furono guidati da P.A. Solari. Appena terminata, la volta della chiesa crollò e solo tre anni dopo cominciò l'opera di risanamento. Il fatto che, a partire dalla metà del secolo, la chiesa fosse diventata da "conventuale" ad "aristocratica", lo testimoniano le molte sepolture nobili nelle navate e nelle cappelle. Nel Seicento, il presbiterio fu restaurato radicalmente in stile barocco ed assunse l'attuale conformazione. L'attuale facciata, invece, è opera di Carlo Maciachini e fu realizzata nel 1880. La facciata della chiesa del Carmine si affaccia sull'omonima piazza. Realizzata nel 1880 in un ricco stile neo-tardogotico, è opera di Carlo Maciachini, famoso per aver progettato il Cimitero Monumentale di Milano. La facciata è a salienti, suddivisa da larghe lesene sormontate ognuna da un baldacchino gotico cuspidato. Al di sopra del portale centrale, decorato da una lunetta a mosaico con la Madonna in trono fra San Simone Stock e un angelo, vi è il grande rosone decorato da una ricca raggiera. Un tema ricorrente nei bassorilievi della facciata è il monogramma mariano, presente soprattutto nella strombatura del portale centrale. L'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine è a tre navate, di cui la centrale di sezione e altezza maggiori, coperte con volta a crociera e separate da possenti pilastri circolari alternati in cotto e in pietra. Fra le tre navate e l'abside, si trova il transetto, avente un altare a ridosso della parete terminale di sinistra. Lungo le due navate laterali e il transetto, vi sono varie cappelle di epoche e caratteristiche diverse. Fra queste: il Battistero (prima cappella di sinistra), con un particolare fonte battesimale del 1846, opera di Felice Pizzagalli, coperto da un ciborio esagonale sorretto da colonnine; la Cappella degli Spagnoli (terza cappella di sinistra) con una pala dei Camillo Procaccini raffigurante San Carlo in preghiera (1585); la Cappella della Madonna del Carmine, in stile barocco, di Gerolamo Quadrio con dipinti del Procaccini; sull'altare una statua della Madonna col Bambino.
L'altar maggiore L'abside maggiore è costituita da due sezioni: la prima, quadrangolare, coperta da volta a crociera e la seconda poligonale, in cui si aprono quattro alte bifore; su tutta l'area interna del presbiterio si sviluppano stuccature di gusto barocco. Opera molto interessante è il grande altar maggiore neoclassico, opera di Giovanni Levati, che lo realizzò in marmi policromi nel 1808 in sostituzione di quello barocco ligneo. Al disopra della mensa, su cui poggia il vecchio tabernacolo ligneo, oltre le due file dei reliquiari argentei (in primo piano) e degli alti candelabri (in secondo piano)m vi è il tempietto circolare sorretto da colonne corinzie, ispirato a quello dell'antico altar maggiore del Duomo.
La chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo di culto cattolico della città di Milano, situato in Piazza del Carmine, fra via di Brera e il Castello Sforzesco. Attualmente la chiesa è sede della parrocchia territoriale di Santa Maria del Carmine e della parrocchia personale di lingua inglese di San Carlo (San Carlo Parish).
RispondiEliminaNel 1268, i Padri Carmelitani si stabilirono nei pressi del Castello Sforzesco, ove, a partire dal XIV secolo, iniziarono a costruire il loro convento e l'annessa chiesa, che fu distrutta da un incendio nel 1330. La nuova chiesa, però, non ebbe maggior fortuna: cadde in un rovinoso abbandono quando, verso la fine del secolo, i frati si trasferirono in un altro convento. L'attuale chiesa, invece, fu costruita a partire dal 1339-1400; il nuovo progetto fu affidato a fra Bernardo da Venezia ed i lavori, terminati nel 1446, furono guidati da P.A. Solari. Appena terminata, la volta della chiesa crollò e solo tre anni dopo cominciò l'opera di risanamento. Il fatto che, a partire dalla metà del secolo, la chiesa fosse diventata da "conventuale" ad "aristocratica", lo testimoniano le molte sepolture nobili nelle navate e nelle cappelle. Nel Seicento, il presbiterio fu restaurato radicalmente in stile barocco ed assunse l'attuale conformazione. L'attuale facciata, invece, è opera di Carlo Maciachini e fu realizzata nel 1880.
La facciata della chiesa del Carmine si affaccia sull'omonima piazza. Realizzata nel 1880 in un ricco stile neo-tardogotico, è opera di Carlo Maciachini, famoso per aver progettato il Cimitero Monumentale di Milano. La facciata è a salienti, suddivisa da larghe lesene sormontate ognuna da un baldacchino gotico cuspidato. Al di sopra del portale centrale, decorato da una lunetta a mosaico con la Madonna in trono fra San Simone Stock e un angelo, vi è il grande rosone decorato da una ricca raggiera. Un tema ricorrente nei bassorilievi della facciata è il monogramma mariano, presente soprattutto nella strombatura del portale centrale.
L'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine è a tre navate, di cui la centrale di sezione e altezza maggiori, coperte con volta a crociera e separate da possenti pilastri circolari alternati in cotto e in pietra. Fra le tre navate e l'abside, si trova il transetto, avente un altare a ridosso della parete terminale di sinistra. Lungo le due navate laterali e il transetto, vi sono varie cappelle di epoche e caratteristiche diverse. Fra queste:
il Battistero (prima cappella di sinistra), con un particolare fonte battesimale del 1846, opera di Felice Pizzagalli, coperto da un ciborio esagonale sorretto da colonnine;
la Cappella degli Spagnoli (terza cappella di sinistra) con una pala dei Camillo Procaccini raffigurante San Carlo in preghiera (1585);
la Cappella della Madonna del Carmine, in stile barocco, di Gerolamo Quadrio con dipinti del Procaccini; sull'altare una statua della Madonna col Bambino.
L'altar maggiore
L'abside maggiore è costituita da due sezioni: la prima, quadrangolare, coperta da volta a crociera e la seconda poligonale, in cui si aprono quattro alte bifore; su tutta l'area interna del presbiterio si sviluppano stuccature di gusto barocco. Opera molto interessante è il grande altar maggiore neoclassico, opera di Giovanni Levati, che lo realizzò in marmi policromi nel 1808 in sostituzione di quello barocco ligneo. Al disopra della mensa, su cui poggia il vecchio tabernacolo ligneo, oltre le due file dei reliquiari argentei (in primo piano) e degli alti candelabri (in secondo piano)m vi è il tempietto circolare sorretto da colonne corinzie, ispirato a quello dell'antico altar maggiore del Duomo.