CEZANNE AL PALAZZO REALE DI MILANO

3 commenti:

  1. In programma dal 20 ottobre al 26 febbraio 2012, "Cézanne e les atéliers du Midi" è prodotta da Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, Palazzo Reale e Skira e presenta circa quaranta opere, tutte assegnate al maestro, provenienti dai maggiori musei del mondo, tra i quali il Musée Granet di Aix-en-Provence, l’Ateneum Art Museum di Helsinki, la Tate National di Londra, il Chrysler Museum of Art di Norkolk, il Musée d’Orsay, il Musée de l’Orangerie e il Petit Palais di Parigi, il Princeton University Art Museum, l’Hermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Washington.

    Il tema portante dell'esposizione riguarda l’attività di Cézanne in Provenza, con perno ad Aix-en-Provence e nei celebri atéliers: dalle prime opere realizzate attorno al 1860, nel solco della tradizione artistica dell’epoca, passando per i ritratti - di amici, familiari, gente comune - arrivando ai paesaggi, dapprima vicini agli esiti impressionisti, poi superati in una visione più concreta e formalmente definita, incontrando le celebri nature morte, dove il maestro porta all’estremo la sua ricerca di essenzialità e la sintesi tra colore e volume, sino agli ultimi straordinari dipinti degli inizi del Novecento.

    "Dal momento che una celebre tela di Cézanne, intitolata 'Grand pin e terres rouges', arriverà in mostra dall'Ermitage di San Pietroburgo il prossimo venerdì 28 ottobre – ha precisato l’assessore Boeri – tutti coloro che avranno visitato la mostra nei giorni precedenti potranno rivedere gratuitamente l'esposizione, a quel punto completa con il capolavoro dell'Ermitage, conservando e presentando in biglietteria il tagliando del ticket del precedente ingresso".

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  2. Entrare nell'atelier di Paul Cézanne significa penetrare nel profondo del suo processo creativo.
    Dentro lo studio ha origine la sua storia, si incrociano la vita biologica e la vita del sogno; la sua opera attinge all'unità attraverso la conoscenza. Le sue sensazioni, la percezione, la riflessione vengono sublimate; la sua poetica viene elaborata e si realizza compiutamente.
    Per chi, come il grande Maestro di Aix, ha consacrato l'intera esistenza alla ricerca pittorica, lo spazio dove concentrarsi e lavorare rappresenta una dimensione fondamentale, un vero e proprio "luogo della mente e della memoria", che è sì lo spazio delimitato dentro il quale l'artista consolida il suo lavoro e costruisce le sue composizioni ma al tempo stesso si identifica con una dimensione mentale in cui il motif ovvero il mondo naturale, la sua Provenza, emblematicamente rappresentata dalla montagna Sainte Victoire, viene recepito nella sua essenza e trasformato in immagine.
    In questo grande, ideale e straordinariamente unico "atelier du Midi" Cézanne elabora e sviluppa le direttrici fondamentali dell'arte moderna sia rispetto ad una linea di continuità con la grande tradizione sia in relazione al rinnovamento delle avanguardie, per le quali la sua silenziosa e caparbia ricerca risulterà un riferimento imprescindibile.

    Basta guardare gli autoritratti per capire al volo il carattere di Cézanne: duro, testardo, determinato. Nel fisico e nel carattere, assomiglia al profilo della montagna di Sainte-Victoire, il suo panorama preferito: ostinatamente uguale a se stessa, immobile davanti al cambiare dei tempi e delle stagioni, eppure capace di cogliere le sottili variazioni della luce, di cogliere ragioni e geometrie, di misurare con calma ogni spazio.
    Nella sua inscalfibile coerenza, Cézanne ha litigato con tutti: amici, letterati, pittori. Si è affacciato su Parigi, ma non l'ha amata, preferendo uno stretto e sobrio circuito di luoghi familiari; ai sigari ostentati dagli impressionisti preferisce la pazienza della pipa, ai balli popolari una partita a carte nel bar del paese, ai locali di Montmartre e ai parchi lungo la Senna una semplice casa di campagna immersa nella natura.
    In questa sua rocciosa solitudine fuori moda, Cézanne è certamente il più grande e consapevole pittore della sua generazione.

    Ha capito tutto: la luce e il colore, la forma e il disegno, la prospettiva e la libertà. Ha colto al volo il limite dell'Impressionismo, la parabola discendente di un movimento che si stava specchiando in se stesso, rischiando di non trovare sbocchi e sviluppi; ha restituito un senso profondo alla "storia dell'arte", recuperando temi, maestri e composizioni che troppo frettolosamente venivano ritenuti sorpassati; ha anticipato in modo clamoroso i movimenti d'avanguardia del primo Novecento con dichiarazioni secche e folgoranti, ma soprattutto con quadri di una modernità sconcertante.
    In una vita inquadrata entro l'agiata borghesia di provincia, Cézanne costruisce praticamente da solo l'arte del XX secolo. La sua è un'intelligenza superiore, nel senso della capacità di comprendere le regole dell'arte, di smontarle una per una e di rimontarle in modo nuovo, straordinariamente efficace.
    Lontano dai riflettori della Ville Lumière, e solo marginalmente lambito dall'attenzione dei critici, Cézanne mantiene il profilo di un "artigiano" della pittura. Solo dopo la sua morte, quando gli viene tributata una mostra retrospettiva, giovani pittori come Picasso e Matisse capiscono il debito nei confronti di un grande maestro, anzi, nei confronti di un "classico" che dà un senso nuovo all'intero corso dell'arte moderna.

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  3. http://www.mostracezanne.it/
    http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/!ut/p/c0/04_SB8K8xLLM9MSSzPy8xBz9CP0os3hHX9OgAE8TIwP_kGBjAyMPb58Qb0tfYwMDA_2CbEdFAJbRREs!/?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/giornale/giornale/tutte+le+notizie+new/cultura%2C+expo%2C+moda%2C+design/paul_cezanne_palazzo_reale

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