Per la prima volta a Milano un’ampia monografia dà spazio all’intera produzione di questa eccelsa protagonista del Seicento europeo, seguendola nelle sue non comuni esperienze di vita e riscoprendo un’artefice completa, di indubbio talento, che si è espressa in una variegata gamma di temi e generi pittorici. Una grande mostra monografica, forte di oltre 40 opere e documenti inediti, dove si intrecciano la storia di una donna e la passione di un’artista, arricchita da interventi scenografici e teatrali di Emma Dante.
Per la prima volta l’ampia monografica milanese dà spazio all’intera produzione di questa eccelsa protagonista del Seicento europeo, seguendola, con documenti editi ed inediti, nelle sue non comuni esperienze di vita e riscoprendo un’artefice completa, di indubbio talento, che si è espressa in una variegata gamma di temi e generi pittorici.
Artemisia ha dovuto aspettare oltre tre secoli per vedere riconosciuto dai posteri il suo status di Artista. Fino al secondo dopoguerra, Artemisia viene ricordata più per il processo per stupro intentato al collega del padre Agostino Tassi – che segnerà completamente la sua vita e la sua carriera – che per i suoi evidenti meriti pittorici. La forza espressiva del suo linguaggio pittorico e l’interesse per la figura artistica di Artemisia vennero letti e utilizzati anche in chiave femminista. Questo continuò a mettere in ombra i suoi riconoscimenti pittorici, ma ad accrescere il fascino del suo personaggio.
La mostra ripercorrerà le quattro fasi che contraddistinguono la sua vita: gli inizi a Roma – giovanissima – sotto l’influenza del padre Orazio, gli anni a Firenze, il ritorno a Roma all’inizio degli anni Venti ed il successivo quasi quarto di secolo a Napoli fino alla morte giunta nel 1653.
22 settembre 2011
RispondiElimina29 gennaio 2012
ARTEMISIA GENTILESCHI. Storia di una passione
Per la prima volta a Milano un’ampia monografia dà spazio
all’intera produzione di questa eccelsa protagonista del
Seicento europeo, seguendola nelle sue non comuni
esperienze di vita e riscoprendo un’artefice completa, di
indubbio talento, che si è espressa in una variegata
gamma di temi e generi pittorici. Una grande mostra
monografica, forte di oltre 40 opere e documenti
inediti, dove si intrecciano la storia di una donna e la
passione di un’artista, arricchita da interventi scenografici
e teatrali di Emma Dante.
Per la prima volta l’ampia monografica milanese dà spazio all’intera produzione di questa eccelsa protagonista del Seicento europeo, seguendola, con documenti editi ed inediti, nelle sue non comuni esperienze di vita e riscoprendo un’artefice completa, di indubbio talento, che si è espressa in una variegata gamma di temi e generi pittorici.
RispondiEliminaArtemisia ha dovuto aspettare oltre tre secoli per vedere riconosciuto dai posteri il suo status di Artista. Fino al secondo dopoguerra, Artemisia viene ricordata più per il processo per stupro intentato al collega del padre Agostino Tassi – che segnerà completamente la sua vita e la sua carriera – che per i suoi evidenti meriti pittorici. La forza espressiva del suo linguaggio pittorico e l’interesse per la figura artistica di Artemisia vennero letti e utilizzati anche in chiave femminista. Questo continuò a mettere in ombra i suoi riconoscimenti pittorici, ma ad accrescere il fascino del suo personaggio.
La mostra ripercorrerà le quattro fasi che contraddistinguono la sua vita:
gli inizi a Roma – giovanissima – sotto l’influenza del padre Orazio, gli anni a Firenze, il ritorno a Roma all’inizio degli anni Venti ed il successivo quasi quarto di secolo a Napoli fino alla morte giunta nel 1653.
http://www.mostrartemisia.it/multimedia.php
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