La basilica di Sant'Andrea è uno dei monumenti più importanti e conosciuti della città di Vercelli. Fu fondata nel 1219 per volontà del cardinale Guala Bicchieri e completata nel 1227. Si tratta di un esempio precoce di architettura gotica italiana, ispirato a modelli cistercensi. In essa si fondono in modo paradigmatico la tradizione romanica ed i nuovi influssi del gotico europeo.
La pianta della basilica è a croce latina, con tre navate longitudinali formate ciascuna da sei campate; le due navate laterali hanno larghezza ed altezza inferiore di quella centrale. Guardando la chiesa dall'esterno si osserva come la navata laterale destra sia percorsa da contrafforti dai quali salgono archi rampanti (elementi tipici dell'architettura gotica) che si appoggiano alla navata centrale. Il transetto, a cinque campate, ha la stessa larghezza ed altezza della navata centrale. Al loro incrocio si innalza un alto tiburio a base ottagonale, sormontato a sua volta da una torre campanaria, anch'essa ottagonale, che termina in una cuspide piramidale in laterizio. L'abside è a pianta rettangolare, come tipico del gotico cistercense; osservandola dall'esterno essa si presenta fiancheggiata delle strutture murarie corrispondenti alle sporgenze absidate (a profilo poligonale) di quattro cappelle che si aprono sui bracci del transetto.
Lungo tutto il suo perimetro corre una galleria con colonnine e capitelli a crochet che prolunga idealmente la loggetta inferiore della facciata; essa è sormontata da una decorazione ad archetti pensili incrociati a due a due che poggiano su mensole scolpite (con figure di teste, di animali fantastici e motivi vegetali). Tali elementi compongono, sotto la falda del tetto, una fascia di colore bianco che si staglia per contrasto sul rosso dei mattoni.
Il contrappunto tra il bianco ed il rosso connota anche l'aspetto del tiburio (anch'esso ingentilito da una loggetta formata da esili colonnine) e quello delle torre campanaria che lo sovrasta, con le sue specchiature bianche aperte da monofore e da bifore e con le rosse cornici marcapiano che ne segnano l'altezza, sino a giungere alla scura cuspide finale ed ai pinnacoli che la circondano.
Elementi decorativi simili tra la loro, con due loggette sovrapposte ed edicole poste ai vertici del timpano, ornano all'esterno le estremità dei bracci del transetto e l'abside; su quest'ultima sono anche degni di nota il rosone e le tre grandi monofore a doppia strombatura.
Anche il campanile che si innalza un po' staccato sul lato destro della chiesa, in posizione leggermente obliqua rispetto al transetto destro, pur essendo stato costruito agli inizi del XV secolo, presenta forme e colori che si fondono armonicamente con quelle della basilica. Una schietta impronta gotica caratterizza l'interno della basilica, con le sue tre navate, il transetto, l'alto tiburio ed il coro.
Le tre navate sono divise tra loro da archi ogivali sorretti da pilastri a fascio con un elemento centrale cilindrico circondato da otto colonnine, le cui membrature risalgono lungo le pareti sino a congiungersi con i costoloni delle volte a crociera gotica che segnano le diverse campate, rettangolari nella navata centrale, quadrate in quelle laterali. Gli spazi interni sono messi in risalto dalla bicromia delle ghiere e delle diverse membrature. Si crea così, assieme al rosso degli archi ogivali, un deciso contrasto cromatico con il bianco delle nude pareti, producendo una sottolineatura delle strutture architettoniche di grande suggestione.
La navata destra prende luce da sei monofore, mentre quella di sinistra è illuminata da altrettanti oculi aperti sul lato del chiostro. Su ognuno dei due bracci del transetto si aprono due cappelle absidate.
All'incrocio tra la navata centrale ed il transetto s'innalza il tiburio. I quattro pennacchi che segnano il raccordo tra il tiburio e la struttura sottostante sono impreziositi da singole colonnine poggianti su mensole figurate che salgono sino a raggiungere le trombe coniche del tiburio, dove, su altre mensole in pietra, trovano posto sculture (di scuola antelamiana) raffiguranti i quattro simboli degli evangelisti. Tali mensole sono a loro volta sovrastate da una curiosa decorazione a fresco con ventagli e girali. Più in alto, lungo le otto pareti del tiburio, si apre una galleria con archi ciechi (tre per ogni lato) che precede la volta a cupola segnata da otto spicchi.
Oltre lo spazio del capocroce, nell'abside che chiude longitudinalmente la navata centrale, trova posto il presbiterio e l'ampio coro a pianta rettangolare, copiosamente illuminato da un rosone e da tre ampie monofore ed ornato da stalli lignei del primo Cinquecento.
Sulla destra della basilica si sviluppava il monastero voluto dal cardinal Guala Bicchieri per i monaci vittoriani. Degli antichi locali che ancora si possono ammirare si devono soprattutto menzionare la splendida aula capitolare (con quattro colonne centrali che reggono i costoloni delle nove arcate della volta) e, seppur rimaneggiato, il chiostro costruito al centro dei locali del monastero.
The Basilica di Sant'Andrea is the church of a monastery in Vercelli, Piedmont, northern Italy, founded in 1219 by Cardinal Guala Bicchieri and completed in 1227. It represents an early example of Gothic architecture in Italy, inspired by Cistercian models and featuring Romanesque elements as well.
The basilica is built on the Latin cross plan, with a nave and two aisles of six bays each. The aisles are lower than the nave. The right aisle has buttresses from which flying buttresses (an element typical of Gothic architecture) connect it to the nave. The transept, of five bays, has the same width and height of the nave. At the crossing is a tall octagonal lantern tower, surmounted by a belfry, also octagonal, which ends with a pyramidal cusp in brickwork. The apse has a rectangular plan, a typical feature of Cistercian Gothic edifices.
The façade features stones of different types: green stone from Pralungo, calcarenite from Montferrat and serpentine from Oria. The stone is combined with the red brickwork and white cotto of the upper part of the two side bell towers. The wide gable of the central section, the two blind arcades and the big rose window in the middle are all elements in the tradition of Lombard-Emilian Romanesque architecture. The entrance is through three portals, also in Romanesque style, with four orders of small double columns. The lunette of the central portal has a relief depicting the "Martyrdom of St. Andrew", while that of the left portal shows "Cardinal Bicchieri offering the Church to St. Andrew, enthroned". Benedetto Antelami has been suggested as the author of the two sculptures, although it is more likely that they were executed by one or more of his pupils who had worked in the Baptistery of Parma.[4]
The interior of the basilica is fully Gothic in style, with ogival arcades supported by piers formed by a cylindrical element surrounded by eight small columns. The ceiling has quadripartite vaults. The crossing tower is supported on four pendentives which are decorated with small columns over corbels; these reach other corbels in the lantern tower where are sculptures (from Antelami's school) representing symbols of the Four Evangelists. Beyond the crossing is the chancel, with the presbytery and the rectangular choir, which is illuminated by a large rose window and three mullioned windows, and has wooden seats from the early 16th century.
Artworks include the funerary monument of abbot Thomas Gallus (early 14th century), with a fresco of Lombard school. In the first chapel in the left arm of the transept is a 15th century painted crucifix.
La basilica di Sant'Andrea è uno dei monumenti più importanti e conosciuti della città di Vercelli. Fu fondata nel 1219 per volontà del cardinale Guala Bicchieri e completata nel 1227. Si tratta di un esempio precoce di architettura gotica italiana, ispirato a modelli cistercensi. In essa si fondono in modo paradigmatico la tradizione romanica ed i nuovi influssi del gotico europeo.
RispondiEliminaLa pianta della basilica è a croce latina, con tre navate longitudinali formate ciascuna da sei campate; le due navate laterali hanno larghezza ed altezza inferiore di quella centrale. Guardando la chiesa dall'esterno si osserva come la navata laterale destra sia percorsa da contrafforti dai quali salgono archi rampanti (elementi tipici dell'architettura gotica) che si appoggiano alla navata centrale. Il transetto, a cinque campate, ha la stessa larghezza ed altezza della navata centrale. Al loro incrocio si innalza un alto tiburio a base ottagonale, sormontato a sua volta da una torre campanaria, anch'essa ottagonale, che termina in una cuspide piramidale in laterizio. L'abside è a pianta rettangolare, come tipico del gotico cistercense; osservandola dall'esterno essa si presenta fiancheggiata delle strutture murarie corrispondenti alle sporgenze absidate (a profilo poligonale) di quattro cappelle che si aprono sui bracci del transetto.
Lungo tutto il suo perimetro corre una galleria con colonnine e capitelli a crochet che prolunga idealmente la loggetta inferiore della facciata; essa è sormontata da una decorazione ad archetti pensili incrociati a due a due che poggiano su mensole scolpite (con figure di teste, di animali fantastici e motivi vegetali). Tali elementi compongono, sotto la falda del tetto, una fascia di colore bianco che si staglia per contrasto sul rosso dei mattoni.
RispondiEliminaIl contrappunto tra il bianco ed il rosso connota anche l'aspetto del tiburio (anch'esso ingentilito da una loggetta formata da esili colonnine) e quello delle torre campanaria che lo sovrasta, con le sue specchiature bianche aperte da monofore e da bifore e con le rosse cornici marcapiano che ne segnano l'altezza, sino a giungere alla scura cuspide finale ed ai pinnacoli che la circondano.
Elementi decorativi simili tra la loro, con due loggette sovrapposte ed edicole poste ai vertici del timpano, ornano all'esterno le estremità dei bracci del transetto e l'abside; su quest'ultima sono anche degni di nota il rosone e le tre grandi monofore a doppia strombatura.
Anche il campanile che si innalza un po' staccato sul lato destro della chiesa, in posizione leggermente obliqua rispetto al transetto destro, pur essendo stato costruito agli inizi del XV secolo, presenta forme e colori che si fondono armonicamente con quelle della basilica.
Una schietta impronta gotica caratterizza l'interno della basilica, con le sue tre navate, il transetto, l'alto tiburio ed il coro.
Le tre navate sono divise tra loro da archi ogivali sorretti da pilastri a fascio con un elemento centrale cilindrico circondato da otto colonnine, le cui membrature risalgono lungo le pareti sino a congiungersi con i costoloni delle volte a crociera gotica che segnano le diverse campate, rettangolari nella navata centrale, quadrate in quelle laterali. Gli spazi interni sono messi in risalto dalla bicromia delle ghiere e delle diverse membrature. Si crea così, assieme al rosso degli archi ogivali, un deciso contrasto cromatico con il bianco delle nude pareti, producendo una sottolineatura delle strutture architettoniche di grande suggestione.
La navata destra prende luce da sei monofore, mentre quella di sinistra è illuminata da altrettanti oculi aperti sul lato del chiostro. Su ognuno dei due bracci del transetto si aprono due cappelle absidate.
All'incrocio tra la navata centrale ed il transetto s'innalza il tiburio. I quattro pennacchi che segnano il raccordo tra il tiburio e la struttura sottostante sono impreziositi da singole colonnine poggianti su mensole figurate che salgono sino a raggiungere le trombe coniche del tiburio, dove, su altre mensole in pietra, trovano posto sculture (di scuola antelamiana) raffiguranti i quattro simboli degli evangelisti. Tali mensole sono a loro volta sovrastate da una curiosa decorazione a fresco con ventagli e girali. Più in alto, lungo le otto pareti del tiburio, si apre una galleria con archi ciechi (tre per ogni lato) che precede la volta a cupola segnata da otto spicchi.
Oltre lo spazio del capocroce, nell'abside che chiude longitudinalmente la navata centrale, trova posto il presbiterio e l'ampio coro a pianta rettangolare, copiosamente illuminato da un rosone e da tre ampie monofore ed ornato da stalli lignei del primo Cinquecento.
Sulla destra della basilica si sviluppava il monastero voluto dal cardinal Guala Bicchieri per i monaci vittoriani. Degli antichi locali che ancora si possono ammirare si devono soprattutto menzionare la splendida aula capitolare (con quattro colonne centrali che reggono i costoloni delle nove arcate della volta) e, seppur rimaneggiato, il chiostro costruito al centro dei locali del monastero.
RispondiEliminaThe Basilica di Sant'Andrea is the church of a monastery in Vercelli, Piedmont, northern Italy, founded in 1219 by Cardinal Guala Bicchieri and completed in 1227. It represents an early example of Gothic architecture in Italy, inspired by Cistercian models and featuring Romanesque elements as well.
RispondiEliminaThe basilica is built on the Latin cross plan, with a nave and two aisles of six bays each. The aisles are lower than the nave. The right aisle has buttresses from which flying buttresses (an element typical of Gothic architecture) connect it to the nave. The transept, of five bays, has the same width and height of the nave. At the crossing is a tall octagonal lantern tower, surmounted by a belfry, also octagonal, which ends with a pyramidal cusp in brickwork. The apse has a rectangular plan, a typical feature of Cistercian Gothic edifices.
RispondiEliminaThe façade features stones of different types: green stone from Pralungo, calcarenite from Montferrat and serpentine from Oria. The stone is combined with the red brickwork and white cotto of the upper part of the two side bell towers. The wide gable of the central section, the two blind arcades and the big rose window in the middle are all elements in the tradition of Lombard-Emilian Romanesque architecture. The entrance is through three portals, also in Romanesque style, with four orders of small double columns. The lunette of the central portal has a relief depicting the "Martyrdom of St. Andrew", while that of the left portal shows "Cardinal Bicchieri offering the Church to St. Andrew, enthroned". Benedetto Antelami has been suggested as the author of the two sculptures, although it is more likely that they were executed by one or more of his pupils who had worked in the Baptistery of Parma.[4]
The interior of the basilica is fully Gothic in style, with ogival arcades supported by piers formed by a cylindrical element surrounded by eight small columns. The ceiling has quadripartite vaults. The crossing tower is supported on four pendentives which are decorated with small columns over corbels; these reach other corbels in the lantern tower where are sculptures (from Antelami's school) representing symbols of the Four Evangelists. Beyond the crossing is the chancel, with the presbytery and the rectangular choir, which is illuminated by a large rose window and three mullioned windows, and has wooden seats from the early 16th century.
Artworks include the funerary monument of abbot Thomas Gallus (early 14th century), with a fresco of Lombard school. In the first chapel in the left arm of the transept is a 15th century painted crucifix.