GAVI

2 commenti:

  1. Forse già insediamento abitato in epoca neolitica, si ritiene che Gavi ospitasse un presidio romano a difesa della via Postumia. Dopo la caduta dell'Impero Romano fu occupato dagli ungari e poi dai saraceni e secondo la leggenda, una loro principessa, Gavia (o Gavina), avrebbe stabilito la propria dimora nel castello del luogo. Pare fosse di origine francese ed infatti la più vecchia via del borgo sotto il castello si chiama Monserito (da Mon Cheri).
    Dominio dei Marchesi di Gavi, alleati del Barbarossa, che pare qui si rifugiò dopo la battaglia di Legnano, entrò ben presto nelle mire della Repubblica di Genova per la sua posizione strategica nell'entroterra ligure, sulle più importanti vie di comunicazione verso la pianura padana.
    Nel 1202, il comune fu formalmente ceduto alla Repubblica di Genova. Ma il tentativo di penetrazione nella pianura da parte dei genovesi, generò le ostilità di alessandrini e tortonesi. Passato sotto il dominio dei Visconti, salvo una breve parentesi francese, e in seguito ai Guasco di Alessandria, tornò in mano genovese nel 1528, con l'avvento al potere di Andrea Doria.

    La chiesa di San Giacomo Maggiore, parrocchiale, è in stile romanico, costruita con pietre di arenaria tratte da una cava nei pressi del forte. È stata rimaneggiata nel '600 e nel '700 ed è sovrastata da un tiburio che funge da campanile. L'impianto è di tipo basilicale a tre navate, con la centrale elevata sulle altre, ripartite internamente da colonne. La facciata è ornata da una serie di archetti ciechi, ed è movimentata al centro da un imponente portale strombato, sormontato da un rosone e da una bifora. Nella lunetta dell'architrave è rappresentata l'Ultima Cena.
    Sulla sinistra della chiesa, sorge il palazzo municipale, antico edificio di cui sono state riportate alla luce le arcate medievali a sesto acuto. Un tempo cinto da mura, oggi smantellate, tranne alcuni tratti che scendono dal forte, dell'antico sistema difensivo non resta oggi che il Portino, unica porta superstite di quelle che permettevano l'ingresso nel borgo.
    Il convento francescano di Valle (Nostra Signora delle Grazie della Valle), situato fuori porta, costruito nel XVIII secolo su un preesistente ospizio per i pellegrini dedicato a S. Bernardino, conserva la statua del santo e un dipinto della Vergine risalenti al XV secolo, un gruppo ligneo rappresentante L'estasi di S. Francesco e una statua marmorea di S. Bovo del 1702. Da vedere la sacrestia con mobili settecenteschi e il chiostro con logge al primo piano.
    Il Santuario di Nostra Signora della Guardia, a croce greca, fu costruito dalla popolazione del luogo nel 1861, su un'altura che domina la zona. Conserva al suo interno la bella statua lignea di N.S. della Guardia, costruita nel 1746, ex voto di un gaviese, Giacomo Bertelli, che aveva avuto l'abitazione miracolosamente risparmiata dai bombardamenti, durante l'assedio austro-piemontese.
    Fuori dal centro storico, sulla via che conduce a Carrosio è situata la casa del compositore Angelo Francesco Lavagnino, che spicca per la presenza sulla facciata di stemmi e bassorilievi medievali.

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  2. The area of Gavi was already settled in Neolithic times; later it perhaps housed a Roman military outpost defending the Via Postumia. After the fall of the Western Roman Empire it was captured by the Magyars and later by the Saracens. According to the legend, the current name would derive from that of a princess of the latter, Gavia or Gavina, who had established herself in a castle here.
    Later in the Middle Ages the town was under the Marquisses of Gavi, allied with Frederick Barbarossa, who took refuge here after the Battle of Legnano. In 1202 Gavi was sold to the Republic of Genoa. After a parenthesis under the Visconti and France, it returned to Genoa in 1528.
    In 1625 , during the First Genoese-Savoyard War, it was attacked and stormed by French-Savoy troops, but the Genoese retook it after only 21 days. It was decided to turn Gavi into a powerful fortress. After a French domination from 1804, in 1915 it was assigned to the Kingdom of Sardinia.

    Main sights
    The fortress, rebuilt in the 18th century around the pre-existing castle.
    Church of San Giacomo Maggiore, in Romanesque style
    Municipal Palace. Remains of its medieval line of wall can be seen today.
    Franciscan convent of Nostra Signora dele Grazie della Valle, outside the town (18th century). It houses a statue of St. Bernardino and a painting of the Virgin from the 15th century.

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