Posta tra le città di Alba, Asti e Alessandria, è un importante centro agricolo e commerciale che si trova in una delle zone più interessanti della regione, nel cuore del Monferrato, uno dei più noti luoghi italiani di produzione vinicola al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi e gli spumanti. Dopo il capoluogo, insieme a Canelli è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo
Chiesa di San Giovanni Lanero L'attuale Chiesa di San Giovanni in Lanero, considerata il "Duomo di Nizza Monferrato", fu costruita nel 1772 su progetto dell'architetto di Robilant e si affaccia sulla piccola piazza intitolata a Vittorio Emanuele. L'edificio sacro ha acquisito il nome dall'antica chiesa di San Giovanni, poi demolita tra il 1826 e il 1827, che sorgeva sull'attuale piazza del Municipio, acquisendo da essa pure quasi tutti i suoi arredi, gli altari e le suppellettili. Si presenta strutturata in tre spaziose navate, ben illuminate da frequenti aperture laterali, e pressoché priva dei bracci del transetto. Le quattro campate, sostenute da imponenti pilastri rivestiti in marmi policromi, conducono ad una spaziosa area presbiteriale nella quale la luce è assicurata dalle finestre di una bassa cupola a tamburo ottagonale. Notevole è l'abside semicircolare, che si addentra fra le costruzioni circostanti. La facciata richiama l'immagine di un tempio greco-romano, con il suo campanile romanico che oggi è l'unico elemento rimasto della vecchia chiesa.
La Chiesa di Sant'Ippolito, esistente già nel 1297, rimase totalmente in abbandono e semisdistrutta fino al XVIII secolo; comincia ad essere visitata dai vescovi a fine XVI secolo ma le prime relazioni parrocchiali risalgono a metà del XVII. Riedificata tra il 1750 ed il 1760, il suo interno è stato in parte modificato dalla meta del ‘900 da restauri e pitture. Elementi originali sono l'altare e la tela con Sant'Ippolito sulla parete absidale. Presenta due navate, più un'aggiunta, costituente una porzione di navata destra, mentre il transetto, come per altre Chiese nicesi, è ridotto al nulla, a vantaggio della sacrestia. Il prospetto esterno della facciata è piuttosto spoglio, suddiviso in quattro sezioni dagli elementi di abbellimento.
Chiesa di Sant'Ippolito Il portale di ingresso in legno è circondato da una cornice di marmo bianco. In alto, vi è il recente mosaico del martirio di Sant'Ippolito, squarciato da due cavalli tiranti in senso contrario, di un artista locale, sopra il quale troviamo un orologio e una lunetta con croce in pietra. Tre sono le campate interne, scandite dalla presenza di pilastri dipinti, a base quadrata; l'area del presbiterio è separata dal resto per mezzo di una balaustra marmorea policroma. Di un certo rilievo sono una vasca per l'acqua santa, di marmo bianco, e due confessionali in legno, tutti provenienti dall'antica San Giovanni in Lanero, e datati 1476.
Il Palazzo Comunale è un imponente edificio, risalente al 1353 (ma rimaneggiato diverse volte nei secoli successivi), che fin dalle origini, ha assolto la funzione di luogo di riunione dei vertici governativi del territorio. Il corpo dell'edificio è a due piani, ciascuno dei quali possiede quattro finestre, con ornamento superiore costituito da una lunetta ad arco. Al di sotto, un larghissimo porticato interno, evidenziato dalla presenza incisiva di quattro archi, sostenuti da quattro grossi pilastri. Tra le due finestre centrali del primo piano, unite da un'austera balconata in ferro battuto, si staglia lo stemma della città, modellato in argilla. L'intero complesso ha una facciata in mattone naturale. La più importante attrazione è però, l'antica torre campanaria del Municipio, conosciuta dai nicesi come "el Campanon" ("il Campanone"), la quale nei secoli ha svolto le diverse funzioni di torre di difesa, torre campanaria e sede comunale
Via Carlo Alberto, meglio nota come "Via Maestra", collega Piazza Garibaldi con Piazza XX Settembre (conosciuta dagli abitanti della zona anche come "Piazza della verdura" per via del mercato di alimentari che viene fatto in essa), attraverso i suoi antichi portici (asse portante di Nizza Monferrato), con archi a tutto sesto e ribassati, al di sotto dei quali si trovano ancora antichi tondini metallici di rinforzo. Alcune abitazioni, dai pregevoli balconi in ferro battuto, risalgono al Settecento e all'Ottocento. Sotto, trovano posto i negozi più caratteristici di Nizza. È la via principale del centro storico della città.
Posta tra le città di Alba, Asti e Alessandria, è un importante centro agricolo e commerciale che si trova in una delle zone più interessanti della regione, nel cuore del Monferrato, uno dei più noti luoghi italiani di produzione vinicola al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi e gli spumanti.
RispondiEliminaDopo il capoluogo, insieme a Canelli è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo
Chiesa di San Giovanni Lanero
RispondiEliminaL'attuale Chiesa di San Giovanni in Lanero, considerata il "Duomo di Nizza Monferrato", fu costruita nel 1772 su progetto dell'architetto di Robilant e si affaccia sulla piccola piazza intitolata a Vittorio Emanuele. L'edificio sacro ha acquisito il nome dall'antica chiesa di San Giovanni, poi demolita tra il 1826 e il 1827, che sorgeva sull'attuale piazza del Municipio, acquisendo da essa pure quasi tutti i suoi arredi, gli altari e le suppellettili.
Si presenta strutturata in tre spaziose navate, ben illuminate da frequenti aperture laterali, e pressoché priva dei bracci del transetto. Le quattro campate, sostenute da imponenti pilastri rivestiti in marmi policromi, conducono ad una spaziosa area presbiteriale nella quale la luce è assicurata dalle finestre di una bassa cupola a tamburo ottagonale. Notevole è l'abside semicircolare, che si addentra fra le costruzioni circostanti.
La facciata richiama l'immagine di un tempio greco-romano, con il suo campanile romanico che oggi è l'unico elemento rimasto della vecchia chiesa.
La Chiesa di Sant'Ippolito, esistente già nel 1297, rimase totalmente in abbandono e semisdistrutta fino al XVIII secolo; comincia ad essere visitata dai vescovi a fine XVI secolo ma le prime relazioni parrocchiali risalgono a metà del XVII. Riedificata tra il 1750 ed il 1760, il suo interno è stato in parte modificato dalla meta del ‘900 da restauri e pitture. Elementi originali sono l'altare e la tela con Sant'Ippolito sulla parete absidale. Presenta due navate, più un'aggiunta, costituente una porzione di navata destra, mentre il transetto, come per altre Chiese nicesi, è ridotto al nulla, a vantaggio della sacrestia. Il prospetto esterno della facciata è piuttosto spoglio, suddiviso in quattro sezioni dagli elementi di abbellimento.
RispondiEliminaChiesa di Sant'Ippolito
Il portale di ingresso in legno è circondato da una cornice di marmo bianco. In alto, vi è il recente mosaico del martirio di Sant'Ippolito, squarciato da due cavalli tiranti in senso contrario, di un artista locale, sopra il quale troviamo un orologio e una lunetta con croce in pietra. Tre sono le campate interne, scandite dalla presenza di pilastri dipinti, a base quadrata; l'area del presbiterio è separata dal resto per mezzo di una balaustra marmorea policroma. Di un certo rilievo sono una vasca per l'acqua santa, di marmo bianco, e due confessionali in legno, tutti provenienti dall'antica San Giovanni in Lanero, e datati 1476.
Il Palazzo Comunale è un imponente edificio, risalente al 1353 (ma rimaneggiato diverse volte nei secoli successivi), che fin dalle origini, ha assolto la funzione di luogo di riunione dei vertici governativi del territorio. Il corpo dell'edificio è a due piani, ciascuno dei quali possiede quattro finestre, con ornamento superiore costituito da una lunetta ad arco. Al di sotto, un larghissimo porticato interno, evidenziato dalla presenza incisiva di quattro archi, sostenuti da quattro grossi pilastri. Tra le due finestre centrali del primo piano, unite da un'austera balconata in ferro battuto, si staglia lo stemma della città, modellato in argilla. L'intero complesso ha una facciata in mattone naturale. La più importante attrazione è però, l'antica torre campanaria del Municipio, conosciuta dai nicesi come "el Campanon" ("il Campanone"), la quale nei secoli ha svolto le diverse funzioni di torre di difesa, torre campanaria e sede comunale
RispondiEliminaVia Carlo Alberto, meglio nota come "Via Maestra", collega Piazza Garibaldi con Piazza XX Settembre (conosciuta dagli abitanti della zona anche come "Piazza della verdura" per via del mercato di alimentari che viene fatto in essa), attraverso i suoi antichi portici (asse portante di Nizza Monferrato), con archi a tutto sesto e ribassati, al di sotto dei quali si trovano ancora antichi tondini metallici di rinforzo. Alcune abitazioni, dai pregevoli balconi in ferro battuto, risalgono al Settecento e all'Ottocento. Sotto, trovano posto i negozi più caratteristici di Nizza. È la via principale del centro storico della città.
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