Il monumento più celebre di Novara è la Basilica di San Gaudenzio, costruita tra fine Cinquecento ed inizio Seicento, e caratterizzata dall'imponente cupola neoclassica a pinnacolo (alta 121 metri) progettata da Alessandro Antonelli e aggiunta al corpo della chiesa nella seconda metà XIX secolo. Di particolare interesse anche il campanile di Benedetto Alfieri (zio del più famoso Vittorio Alfieri) e soprattutto, all'interno della chiesa, il bellissimo Polittico di Gaudenzio Ferrari.
Porticato della piazza del Duomo Centro della vita religiosa cittadina è l'imponente Duomo, in stile neoclassico, progettato anch'esso da Alessandro Antonelli e costruito a metà del XIX secolo sui resti di una preesistente cattedrale romanica (sorge infatti nello stesso punto in cui si trovava anticamente il tempio di Giove), della quale appartengono ancora la parte inferiore del campanile, il Chiostro della Canonica e l'Oratorio di San Siro. Di fronte al Duomo si trova il Battistero, il più antico edificio della città tuttora esistente e una delle più antiche architetture paleocristiane del Piemonte.
L'Arengo del Broletto Poco distante dal Duomo è situato il cortile (o Arengo) del Broletto, antico centro della vita politica di Novara libero comune. Esso è un complesso architettonico costituito da quattro palazzi storici disposti a quadrilatero, sorti in epoche diverse con materiali ed elementi decorativi non coerenti tra loro, che si affacciano sul cortile centrale: il palazzo del Comune (XII secolo) a nord, il palazzo dei Paratici (XII secolo) ad ovest, il palazzo del Podestà a sud e il palazzo dei Referendari ad est (entrambi fine XIV-inizio XV secolo). Il Broletto fu anche sede delle carceri, poi delle corporazioni artigiane e ospita oggi i Musei Civici, con collezioni d'arte e reperti archeologici della storia novarese e la Galleria d'arte moderna Giannoni, da molti anni in restauro, raccolta di opere pittoriche e scultoree dell'Ottocento e Novecento. Non lontano da piazza della Repubblica (già piazza Duomo) si trovano la triangolare e caratteristica piazza Cesare Battisti (meglio conosciuta dai novaresi come piazza delle Erbe). Essa costituisce il centro perfetto della città di Novara che è indicato da una piccola mattonella triangolare sul selciato, riconoscibile perché differente dalla altre che costituiscono la pavimentazione della piazza. Nella piazza intitolata a Giacomo Matteotti è situato Palazzo Natta-Isola, sede della Provincia e della Prefettura, caratterizzato dalla bella Torre dell'Orologio, mentre nella vicina via Fratelli Rosselli si trova Palazzo Cabrino, sede degli uffici amministrativi del Comune. Quale municipio romano, anche il reticolo stradale di Novara è caratterizzato da un cardo e da un decumano massimo che corrispondono rispettivamente agli attuali corso Italia e corso Cavour. Le due strade si incontrano nel cosiddetto Angolo delle Ore. La piazza più grande è piazza Martiri della Libertà (già piazza Castello), dominata dalla statua equestre intitolata a Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, incoronato proprio a Novara. Su piazza Martiri si affacciano poi il Castello Visconteo-Sforzesco, opera dei signori milanesi e il Teatro Coccia. Il Castello, un tempo molto più vasto del complesso oggi rimasto, è circondato dall'Allea, uno dei più grandi giardini pubblici di Novara.
Oltre al Duomo ed alla Basilica di San Gaudenzio, le principali chiese della città degne di nota sono: Chiesa di Ognissanti (inizio XII secolo), è l'unica chiesa romanica superstite della città, già citata nel 1124. Si tratta di una semplice costruzione a tre navate, con quattro campate ciascuna, un coro con abside semicircolare ed un elegante e pregevole tiburio ottagonale illuminato da monofore e bifore. All'interno sopravvivono tracce di affreschi del XV secolo tra i quali una Madonna del Latte attribuita a Giovanni de Campo. L'attuale aspetto è frutto dei restauri compiuti negli anni cinquanta che hanno eliminato i pesanti adattamenti di epoca barocca, riportando l'edificio al suo stile romanico originario. Abbazia di San Nazzaro della Costa (1441-1470), complesso costituito dall'omonima chiesa insieme all'annesso convento, già documentato nel 1124 e rimaneggiato nel XV secolo per volere di San Bernardino da Siena. Sorge su un colle nei pressi del cimitero cittadino, oltre la cinta dei baluardi. Chiesa di Santa Maria delle Grazie, meglio conosciuta come chiesa di San Martino (seconda metà del XV secolo), costruita a partire dal 1477 dai canonici lateranensi, è internamente costituita da una sola navata con cappelle laterali e pitture attribuibili ad artisti del XV secolo, tra i quali Tommaso Cagnola e Daniele De Bosis. Chiesa di San Pietro al Rosario (1599-1618), situata in piazza Gramsci fu la sede novarese dell'Ordine Domenicano prima delle soppressioni napoleoniche. Si presenta internamente a navata unica con sei cappelle laterali. Conserva alcune opere di rilievo come la statua della Madonna del latte, risalente al XV secolo ma ricavata da un preesistente monumento di epoca romana, la Vergine del Rosario di Giulio Cesare Procaccini (1625) ed il ciclo di affreschi sulla vita di San Pietro di Giovanni Mauro Della Rovere (1637). Chiesa di San Marco (XVII secolo), costruita su disegno di Lorenzo Binago a partire dal 1607. Conserva all'interno importanti opere del XVII e XVIII secolo di artisti quali Giulio Cesare Procaccini, Daniele Crespi ed il Moncalvo, oltre a raffinate opere di intaglio quali sono i confessionali ed il pulpito. Nel 1634 le si affiancò un convento, attuale sede della Banca d'Italia. Chiesa-Oratorio di San Giovanni Decollato (1637-1657), sede della confraternita di San Giovanni Battista Decollato. Chiesa di Santa Maria alla Bicocca (XVII secolo), in stile barocco è situata nel quartiere omonimo. Ultimata nel 1658, fu costruita nel luogo in cui sorgeva una cappelletta dedicata alla Madonna col Bambino (detta "degli spagnoli") che oggi costituisce la pala d'altare. Chiesa di Sant'Eufemia (1666-1698). Chiesa del Carmine (XVIII-XIX secolo), situata nei pressi della basilica di San Gaudenzio, possiede il più antico campanile romanico della provincia.
Il monumento più celebre di Novara è la Basilica di San Gaudenzio, costruita tra fine Cinquecento ed inizio Seicento, e caratterizzata dall'imponente cupola neoclassica a pinnacolo (alta 121 metri) progettata da Alessandro Antonelli e aggiunta al corpo della chiesa nella seconda metà XIX secolo.
RispondiEliminaDi particolare interesse anche il campanile di Benedetto Alfieri (zio del più famoso Vittorio Alfieri) e soprattutto, all'interno della chiesa, il bellissimo Polittico di Gaudenzio Ferrari.
Porticato della piazza del Duomo
Centro della vita religiosa cittadina è l'imponente Duomo, in stile neoclassico, progettato anch'esso da Alessandro Antonelli e costruito a metà del XIX secolo sui resti di una preesistente cattedrale romanica (sorge infatti nello stesso punto in cui si trovava anticamente il tempio di Giove), della quale appartengono ancora la parte inferiore del campanile, il Chiostro della Canonica e l'Oratorio di San Siro.
Di fronte al Duomo si trova il Battistero, il più antico edificio della città tuttora esistente e una delle più antiche architetture paleocristiane del Piemonte.
L'Arengo del Broletto
Poco distante dal Duomo è situato il cortile (o Arengo) del Broletto, antico centro della vita politica di Novara libero comune. Esso è un complesso architettonico costituito da quattro palazzi storici disposti a quadrilatero, sorti in epoche diverse con materiali ed elementi decorativi non coerenti tra loro, che si affacciano sul cortile centrale: il palazzo del Comune (XII secolo) a nord, il palazzo dei Paratici (XII secolo) ad ovest, il palazzo del Podestà a sud e il palazzo dei Referendari ad est (entrambi fine XIV-inizio XV secolo).
Il Broletto fu anche sede delle carceri, poi delle corporazioni artigiane e ospita oggi i Musei Civici, con collezioni d'arte e reperti archeologici della storia novarese e la Galleria d'arte moderna Giannoni, da molti anni in restauro, raccolta di opere pittoriche e scultoree dell'Ottocento e Novecento.
Non lontano da piazza della Repubblica (già piazza Duomo) si trovano la triangolare e caratteristica piazza Cesare Battisti (meglio conosciuta dai novaresi come piazza delle Erbe). Essa costituisce il centro perfetto della città di Novara che è indicato da una piccola mattonella triangolare sul selciato, riconoscibile perché differente dalla altre che costituiscono la pavimentazione della piazza.
Nella piazza intitolata a Giacomo Matteotti è situato Palazzo Natta-Isola, sede della Provincia e della Prefettura, caratterizzato dalla bella Torre dell'Orologio, mentre nella vicina via Fratelli Rosselli si trova Palazzo Cabrino, sede degli uffici amministrativi del Comune.
Quale municipio romano, anche il reticolo stradale di Novara è caratterizzato da un cardo e da un decumano massimo che corrispondono rispettivamente agli attuali corso Italia e corso Cavour. Le due strade si incontrano nel cosiddetto Angolo delle Ore.
La piazza più grande è piazza Martiri della Libertà (già piazza Castello), dominata dalla statua equestre intitolata a Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, incoronato proprio a Novara. Su piazza Martiri si affacciano poi il Castello Visconteo-Sforzesco, opera dei signori milanesi e il Teatro Coccia. Il Castello, un tempo molto più vasto del complesso oggi rimasto, è circondato dall'Allea, uno dei più grandi giardini pubblici di Novara.
Oltre al Duomo ed alla Basilica di San Gaudenzio, le principali chiese della città degne di nota sono:
RispondiEliminaChiesa di Ognissanti (inizio XII secolo), è l'unica chiesa romanica superstite della città, già citata nel 1124. Si tratta di una semplice costruzione a tre navate, con quattro campate ciascuna, un coro con abside semicircolare ed un elegante e pregevole tiburio ottagonale illuminato da monofore e bifore. All'interno sopravvivono tracce di affreschi del XV secolo tra i quali una Madonna del Latte attribuita a Giovanni de Campo. L'attuale aspetto è frutto dei restauri compiuti negli anni cinquanta che hanno eliminato i pesanti adattamenti di epoca barocca, riportando l'edificio al suo stile romanico originario.
Abbazia di San Nazzaro della Costa (1441-1470), complesso costituito dall'omonima chiesa insieme all'annesso convento, già documentato nel 1124 e rimaneggiato nel XV secolo per volere di San Bernardino da Siena. Sorge su un colle nei pressi del cimitero cittadino, oltre la cinta dei baluardi.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie, meglio conosciuta come chiesa di San Martino (seconda metà del XV secolo), costruita a partire dal 1477 dai canonici lateranensi, è internamente costituita da una sola navata con cappelle laterali e pitture attribuibili ad artisti del XV secolo, tra i quali Tommaso Cagnola e Daniele De Bosis.
Chiesa di San Pietro al Rosario (1599-1618), situata in piazza Gramsci fu la sede novarese dell'Ordine Domenicano prima delle soppressioni napoleoniche. Si presenta internamente a navata unica con sei cappelle laterali. Conserva alcune opere di rilievo come la statua della Madonna del latte, risalente al XV secolo ma ricavata da un preesistente monumento di epoca romana, la Vergine del Rosario di Giulio Cesare Procaccini (1625) ed il ciclo di affreschi sulla vita di San Pietro di Giovanni Mauro Della Rovere (1637).
Chiesa di San Marco (XVII secolo), costruita su disegno di Lorenzo Binago a partire dal 1607. Conserva all'interno importanti opere del XVII e XVIII secolo di artisti quali Giulio Cesare Procaccini, Daniele Crespi ed il Moncalvo, oltre a raffinate opere di intaglio quali sono i confessionali ed il pulpito. Nel 1634 le si affiancò un convento, attuale sede della Banca d'Italia.
Chiesa-Oratorio di San Giovanni Decollato (1637-1657), sede della confraternita di San Giovanni Battista Decollato.
Chiesa di Santa Maria alla Bicocca (XVII secolo), in stile barocco è situata nel quartiere omonimo. Ultimata nel 1658, fu costruita nel luogo in cui sorgeva una cappelletta dedicata alla Madonna col Bambino (detta "degli spagnoli") che oggi costituisce la pala d'altare.
Chiesa di Sant'Eufemia (1666-1698).
Chiesa del Carmine (XVIII-XIX secolo), situata nei pressi della basilica di San Gaudenzio, possiede il più antico campanile romanico della provincia.