La grande chiesa parrocchiale di S. Silvestro di druogno è protetta da un vano porticato, aperto solo sui lati, sopra il quale si trova una finestra a serliana che dà luce all’interno. Sul lato meridionale della facciata si innalza l’imponente campanile. Tutto il complesso è dipinto in rosa e giallo con effetto finto-marmorizzato che conferisce leggerezza all’insieme. La chiesa è ad un’unica navata. Il pavimento è in pietra così come le balaustre che chiudono le cappelle. Queste ultime sono quattro. Appena fuori dal presbiterio si trovano le due piccole cappelle della Madonna delle Grazie e di S. Antonio da Padova, realizzate nel 1660. Lungo la parete nord si incontra la Cappella della Madonna del Rosario, che accoglie una tela con la Vergine, il Bambino, i Santi Domenico e Caterina e nella parte inferiore le anime del Purgatorio e due offerenti (firmato Emanuel Gosso pinxit Gaudiani). È anche conservato in essa un quadro raffigurante Sant’Antonio da Padova a Lisbona al processo del padre, accusato di omicidio, mentre fa testimoniare una donna da lui resuscitata, per scagionarlo. Il dipinto, del 1685, è opera di Gottardo Maes da Anversa, città in cui si era insediata una colonia di emigranti druognesi. Lungo la parete sud si incontra la Cappella di San Giuseppe e San Carlo contenente quattro grosse tele, una delle quali, San Carlo che comunica gli appestati, è liberamente tratta da un’opera di Tanzio da Varallo, conservata nella Collegiata di Domodossola. Altre due tele con l’Ultima Cena e lo Sposalizio della Vergine sono di Giovan Antonio Minoli di Gagnone. Gli affreschi sulla volta e quelli dell’abside dell’altar maggiore sono opera di due grandi artisti vigezzini: Carlo Mellerio e Giacomo Rossetti. Il Mellerio nel Seicento ha realizzato gli affreschi entro cornici a stucco sulla volta della navata con simboli religiosi e San Silvestro, mentre il Rossetti alla fine del ‘700 ha affrescato il catino absidale con la Gloria di San Silvestro Papa, il presbiterio con la Natività e l’Adorazione dei Magi, mentre dietro l’altare ha raffigurato il Battesimo impartito a Costantino da S. Silvestro.
La grande chiesa parrocchiale di S. Silvestro di druogno è protetta da un vano porticato, aperto solo sui lati, sopra il quale si trova una finestra a serliana che dà luce all’interno.
RispondiEliminaSul lato meridionale della facciata si innalza l’imponente campanile. Tutto il complesso è dipinto in rosa e giallo con effetto finto-marmorizzato che conferisce leggerezza all’insieme.
La chiesa è ad un’unica navata. Il pavimento è in pietra così come le balaustre che chiudono le cappelle. Queste ultime sono quattro. Appena fuori dal presbiterio si trovano le due piccole cappelle della Madonna delle Grazie e di S. Antonio da Padova, realizzate nel 1660. Lungo la parete nord si incontra la Cappella della Madonna del Rosario, che accoglie una tela con la Vergine, il Bambino, i Santi Domenico e Caterina e nella parte inferiore le anime del Purgatorio e due offerenti (firmato Emanuel Gosso pinxit Gaudiani). È anche conservato in essa un quadro raffigurante Sant’Antonio da Padova a Lisbona al processo del padre, accusato di omicidio, mentre fa testimoniare una donna da lui resuscitata, per scagionarlo. Il dipinto, del 1685, è opera di Gottardo Maes da Anversa, città in cui si era insediata una colonia di emigranti druognesi. Lungo la parete sud si incontra la Cappella di San Giuseppe e San Carlo contenente quattro grosse tele, una delle quali, San Carlo che comunica gli appestati, è liberamente tratta da un’opera di Tanzio da Varallo, conservata nella Collegiata di Domodossola. Altre due tele con l’Ultima Cena e lo Sposalizio della Vergine sono di Giovan Antonio Minoli di Gagnone.
Gli affreschi sulla volta e quelli dell’abside dell’altar maggiore sono opera di due grandi artisti vigezzini: Carlo Mellerio e Giacomo Rossetti. Il Mellerio nel Seicento ha realizzato gli affreschi entro cornici a stucco sulla volta della navata con simboli religiosi e San Silvestro, mentre il Rossetti alla fine del ‘700 ha affrescato il catino absidale con la Gloria di San Silvestro Papa, il presbiterio con la Natività e l’Adorazione dei Magi, mentre dietro l’altare ha raffigurato il Battesimo impartito a Costantino da S. Silvestro.